Buon compleanno alla chiesa di Saint-Eustache, cuore di Les Halles.
Oggi ho deciso di raccontarvi di una bellissima anche se fredda serata di marzo e di un compleanno particolare: gli 800 anni della chiesa di Saint-Eustache a Les Halles. Se state pensando che i monumenti non festeggino i loro genetliaci, state sbagliando di grosso. I parigini hanno organizzato una festa di tutto rispetto per una delle loro chiese più amate. Dal 16 febbraio al 25 maggio 2024, al calar della sera va in scena l’incredibile esperienza Luminiscence: una visita teatrale immersiva seguita da un magnifico spettacolo di suoni e luci che racconta la storia di questo famoso simbolo parigino.
Les Halles, sede per lungo tempo dei mercati generali di Parigi è ancora oggi uno dei punti nevralgici della città. Non mi stupisce vedere in questa serata di quasi primavera, pazientemente in fila, un gran numero di parigini. C’è anche qualche turista ma questa sembra soprattutto una festa cittadina, direi quasi di quartiere. I restauri della facciata sono appena finiti ma la chiesa ha ancora bisogno di molti lavori. E questo spettacolo è un modo per raccogliere almeno una parte dei soldi che occorrono.
Appena entrati, veniamo divisi in piccoli gruppi: Molière, il re Sole, Jean-Baptiste Lully, una venditrice del mercato… ognuno di loro ci racconta un frammento della storia di questo luogo straordinario. Quando, finalmente, siamo tutti seduti, le luci vengono spente. Arriva un monaco, vestito di nero e incappucciato. Lanterna alla mano, cammina lentamente lungo la navata centrale verso il coro. È spirito guardiano di Saint Eustache, che ha il compito di accompagnarci in questo incredibile viaggio…
Tutto comincia con la posa della prima pietra di una cappella dedicata a Santa Agnese. Delle linee bianche disegnano lo schema dell’edificio. Poi appaiono falegnami, carpentieri, mastri vetrai. Dalla terra si sale verso il cielo: è la luce l’elemento focale di questo progetto. Il sole che entra dalle finestre scandisce il tempo all’interno. Fuori il canto degli uccelli, i rumori del mercato, la storia della città: quante cose hanno visto e sentito queste pietre! E quanta musica è passata e passa sotto queste volte: i canti medievali, le composizioni rinascimentali, la musica di Lully. Il grande organo di Saint-Eustache ha sempre rivaleggiato con quello della vicina Notre Dame. Persino Mozart è passato di qui ma non per suonare: in questa chiesa ha dovuto dire addio a sua madre.
Ma oggi? Questa chiesa è ancora vitale e molto amata: 800 anni sono molti ma c’è ancora tanta storia da scrivere. Le luci che ci hanno accompagnato fino a qui, ci portano alla scoperta dell’universo, dello spazio. Alla scoperta delle stelle e del futuro. Non riesco a staccare gli occhi dal soffitto: mi sono emozionata moltissimo, soprattutto nel sentire “l’affetto” con cui questo spettacolo è stato costruito. Non si tratta solo della storia di una chiesa ma di quella di tutta una comunità che vuole festeggiare il suo passato e sogna di progettare il suo futuro.
Se ne avete occasione, venite a vedere con i vostri occhi: è vero che la narrazione è fatta in francese e magari non capirete ogni cosa ma luce e musica non vi deluderanno, ne sono sicura. Se poi vi facesse piacere, potreste anche fare una piccola (o grande) donazione per il restauro dell’organo (io non vedo l’ora di sentirlo suonare di nuovo!). Buon compleanno Saint-Eustache, altri 800 di questi giorni!
2 commenti
Sempre racconti inediti e d inusuali,brave
Grazie! Prima o poi scriveremo anche di Istanbul 😉