Probabilmente si tratta di una questione ‘genetica’: la mia parte svizzera preferisce inevitabilmente l’Ovomaltina a qualunque polvere di cioccolata. Rigorosamente (per quanto mi riguarda) in latte freddo…. Ma dove e quando è nata questa icona svizzera?
Storia del barattolo arancione più famoso della Svizzera
Nel 1862, Georg Wander (1841-1897) comincia a lavorare come assistente alla facoltà di chimica e farmacia dell’Università di Berna. Qui studia, tra le altre cose, le proprietà del malto d’orzo. È uno studente brillante ed apprezzato ma lo scarso stipendio universitario lo spinge ad applicare il suo ingegno anche al di fuori della facoltà. Dopo poco meno di tre anni di assiduo lavoro in laboratorio e in biblioteca, lascia infatti l’ateneo con il bagaglio necessario per tentare la via dell’indipendenza.
Nel 1865 Wander rileva la fabbrica di acque minerali «Sommer & Comp.» nel centro storico di Berna, che in poco tempo trasforma nella «Dr. Georg Wanders chemisch-technisches und analytisches Laboratorium». La ditta produce tinture, unguenti, pasticche, olii e bibite rinfrescanti, inoltre offre un servizio di analisi del suolo ideato per le aziende agricole della regione. Fino dagli esordi rivolge tuttavia il proprio interesse soprattutto all’estratto di malto (gli ‘antichi amori’ sono difficili da dimenticare). Per testare l’efficacia dei propri prodotti, Wander avvia una stretta collaborazione con i medici dell’Inselspital di Berna che prescrivono l’alimento energetico come cura a pazienti indeboliti. L’idea è vincente. Gli affari prosperano e nel 1873 una nuova piccola fabbrica nasce sulle sponde del fiume cittadino, accanto all’abitazione della famiglia Wander.
I riconoscimenti e il successo si susseguono. A partire dal 1890, Georg inizia a lavorare con il figlio Albert. I due collaborano sperimentando con fornellini a etanolo ed evaporatori sottovuoto e nel 1897, anno della prematura morte di Wander, arriva sugli scaffali dei negozi un altro prodotto svizzero tuttora molto popolare: la caramella alle erbe aromatiche Herbalpina.
Nel 1904 Albert porta finalmente a compimento l’opera iniziata dal padre: l’Ovomaltina è pronta per essere lanciata sul mercato! Composta da un nuovo estratto di malto liofilizzato con l’aggiunta di latte, uova e cacao, inizialmente si acquista solo in farmacia o in drogheria come «integratore dietetico». Non appena ottiene l’autorizzazione per il mercato dei generi alimentari, le vendite si impennano. Una storia di successo è appena cominciata.
Un fortificante universale
Anche se le reali proprietà mediche dell’estratto di malto non sono mai state dimostrate, nel tempo l’interesse e i mercati di sbocco dell’Ovomaltina sono cresciuti in maniera esponenziale: neomamme, operai affaticati, automobilisti stressati («un ricostituente per nervi saldi!») e sportivi… tutti amano l’Ovo! Persino l’esercito la propone ai soldati per rafforzarne la «potenza militare». Arriva anche il successo internazionale: nel 1937 la Wander ha sedi in tutti e cinque i continenti.
“Ogni mattina, Ovomaltina!”
La storia di questo successo è ben lungi dall’essere finita. L’abbinamento tra Ovomaltina energizzante e attività sportive si è rivelato molto efficace nel promuovere il marchio. Wander ha fornito la sua bevanda fortificante in occasione di grandi manifestazioni come le Olimpiadi, i Campionati del mondo di calcio o il Tour de Suisse. Per decenni i successi negli sport invernali, l’identità nazionale e l’Ovomaltina sono stati indissociabili, come conferma anche la nascita nel 1972 del Grand Prix Ovo. Nel corso dei 25 anni successivi questa competizione per talenti in erba è stata vetrina dello sci nazionale e trampolino di lancio per molti futuri atleti. Una nutrita rosa di star, ovviamente testimonial di Ovo!
Nell’immaginario collettivo svizzero l’adorata Ovomaltina, con la sua inconfondibile scritta su sfondo arancione, occupa tuttora un posto di grande rilievo. L’indignazione è pertanto stata forte quando nel 2002 la «Wander» è stata ceduta all’Associated British Food (ABF). Fortunatamente, i prodotti a base di ovomaltina destinati all’Europa continuano ad essere fabbricati nella sede bernese di Neuenegg.
Un’ulteriore curiosità: il nome originale del toccasana arancione, in tedesco e in francese, è Ovomaltine, ma nei paesi anglofoni è nota come Ovaltine. Perché questa discrepanza? A causa di un errore nella trascrizione del nome ai tempi della prima esportazione del prodotto! Errore mai corretto, dato il successo già ottenuto. Dallo Zimbabwe al Qatar, dalla Russia all’Ecuador: l’Ovomaltina si vende in quasi 100 Paesi, il resto poco importa!
Ora rimane solo una questione da risolvere: voi avete mai assaggiato l’Ovomaltina? Se non lo avete mai fatto, andate a esplorare il sito! Tra muesli, barrette, biscotti, avrete solo l’imbarazzo della scelta. Per quanto mi riguarda, io devo assolutamente assaggiare i coniglietti pasquali! Anche se già mi conosco: hanno un musetto troppo simpatico perché io trovi il coraggio di romperli!