La Repubblica di Sabbiolino è un libro che consiglio a tutti i curiosi amanti della storia contemporanea. Ben scritto e mai pedante, prende a pretesto una famosa trasmissione televisiva della DDR per raccontare un mondo che oramai facciamo fatica a immaginare. Senza dimenticare la Storia…
Fra qualche giorno, esattamente il 9 novembre, cadrà una ricorrenza importante per la storia: la caduta del Muro di Berlino. Un fatto che, nella sua plastica simbolicità, ha cambiato il corso della politica dell’ultimo scorcio del XX secolo. Com’è normale che sia, negli anni sono stati dati alle stampe innumerevoli libri che parlano dell’argomento dai più svariati punti di vista. Autentici trattati politico-economici, miscellanee di articoli giornalistici usciti a suo tempo, storiografie più o meno accurate… e, ad ogni ricorrenza, sugli scaffali delle librerie appaiono nuovi testi. Segno che l’argomento ancora riscuote interesse e che, forse, si sente ancora l’esigenza di indagare un fatto che per chi lo ha vissuto, anche a distanza, ha segnato una svolta epocale.
Visto il mio amore per Berlino e per la Germania, la tentazione è stata quella di proporvi alcune indicazioni di lettura. Mi sono dunque messa alla ricerca dei libri che ho trovato più interessanti e recuperandoli dagli scaffali della mia libreria… ho cambiato idea! Perché? Perché un buffo pupazzo dal nome curioso ha fatto capolino nella mia memoria e quindi ho deciso di consigliarvi un testo che, attraverso la sua storia, racconta la Storia.
Andiamo con ordine e iniziamo dal titolo. La Repubblica di Sabbiolino. Ddr… ma non troppo! è il libro che dovreste cercare. È abbastanza recente, quindi non credo sia troppo difficile trovarlo. Ma chi è Sabbiolino? E che cosa c’entra con la Repubblica Democratica Tedesca e con la caduta del Muro? Per spiegarlo in breve, Unser Sandmännchen (alias Sabbiolino) ha rappresentato per una generazione di bambini (o forse più d’una) quello che Carosello è stato in Italia. Solo che al di là della Cortina di ferro non era l’aspetto commerciale ad interessare, quanto un modo accattivante e alla portata dei più piccoli per comprendere alcuni concetti chiave per lo Stato tedesco orientale.
Sabbiolino viaggia (nei Paesi amici), usa mezzi di trasporto moderni, si dimostra capace di risolvere con ingegno le situazioni che la vita gli pone. Insomma: è un perfetto prototipo del figlio del popolo. Ogni sera un’avventura, affiancato dagli immancabili compagni (e mai parola è più azzeccata).
In DDR, Sabbiolino ha fatto furore. Basti pensare che in Germania Ovest le famiglie spostavano le antenne all’ora di cena pur di captare la RDT, cioè la televisione di Stato dell’Est. E invano in Occidente si provarono di copiare l’idea e il pupazzo: i bimbi tedeschi volevano solo l’originale Sandmännchen. Magari un giorno vi racconterò di più perché vi assicuro che la trasmissione è davvero ben fatta e capace di raccontare un’epoca e la Storia.
Ed è per questo che trovo La Repubblica di Sabbiolino un libro molto interessante. L’autore, in ogni capitolo, parte da un dettaglio di un episodio per raccontare il mondo al di là della Cortina di Ferro, le sue contraddizioni, i suoi problemi e l’inevitabile fine. Prendiamo il volo che Sabbiolino fa in mongolfiera: è un ottimo pretesto per raccontare di alcune fughe rocambolesche (o, almeno, di alcuni tentativi) dei cittadini dell’Est verso l’Ovest. Oppure le gite in Trabant, che diventano occasione per raccontare di un’icona della DDR e della difficoltà per ottenerne una. Sabbiolino diventa anche il modo per accennare all’organizzazione educativa riservata ai bambini o di alcuni totem della Repubblica Democratica, di raccontare cioè la vita di tutti i giorni. Senza dimenticare la Storia, quella di Honecker e di Gorbaciov.
C’è poi un aspetto del libro che ho amato molto: Unser Sandmännchen è stata una trasmissione assai longeva, capace addirittura di superare indenne la Riunificazione. Trasmissione, quindi, apprezzata e incoraggiata dal regime? Certamente sì. Ma l’autore lumeggia anche il coraggio degli autori, abili nell’introdurre elementi a loro modo dirompenti. L’episodio della mongolfiera, ad esempio, fu censurato e uscì molti anni dopo. Ma anche il matrimonio nello spazio fra Sabbiolino e Mascha, eroina dei bambini sovietici, non piacque alle alte sfere. Gli eroi non hanno sentimenti… ma gli autori del programma sono sempre andati avanti per la loro strada, davvero in grado di incontrare il gusto dei bambini e di regalare loro una scintilla… nonostante il grigiore che aleggiava ad Est.
Cristino salta da un argomento all’altro con disivoltura e bravura. Sottotraccia, l’andamento cronologico aiuta a fissare meglio notizie grandi e piccole, le storie e la Storia, appunto. Certo qualche preconoscenza aiuta la lettura, ma nel complesso La Repubblica di Sabbiolino è un libro godibilissimo e ben documentato. Anche la bibliografia alla fine del volume è una miniera di informazioni. E’ un testo agile, mai noioso e mai banale. Cercatelo, ne vale la pena!
Francesco Pietro Cristino, La Repubblica di Sabbiolino. Ddr… ma non troppo!, Albatros, Roma, 2020