Durante un viaggio in Irlanda non può mancare una pinta di Guinness, una delle birre più famose al mondo. Ma i record che cosa hanno a che fare con questo celebre marchio?
Lo confesso: prima di mettere piede in Irlanda consideravo la birra Guinness semplicemente disgustosa. Poi, però, sono arrivata a Dublino, ho incontrato Robert e Mike (rispettivamente autista di autobus e guida locale) e non ho potuto esimermi. Già alla prima sera del tour mi è toccato accettare la loro ospitalità e ingollare l’intruglio scuro. Sorpresa! L’intruglio era gradevole, molto gradevole. Perché in Irlanda, sappiatelo, la Guinness ha un sapore diverso. Il resto del tour, soprattutto nelle ore serali, ve lo lascio immaginare. Non serve molta fantasia.
Siccome però Mike era un gran chiacchierone (anche Robert, a suo modo), non mi sono fatta sfuggire l’occasione di farmi spiegare perché tutti gli anni viene pubblicato un libro dal titolo The Guinness Book of Records. Credo sappiate tutti di che cosa si tratta: una miscellanea di notizie riguardo alla pizza più grande, l’uomo più alto o quello più prolifico al mondo. Discorsi da bar, insomma. O per meglio dire: da pub. Però il nesso fra birra e record esattamente qual è?
Pare che Sir Hugh Beaver, che nei primi anni Cinquanta era il direttore generale del birrificio Guinness, si sia trovato impreparato dovendo dire quale fosse l’uccello selvatico più veloce. L’episodio avvenne durante una battuta di caccia e Sir Beaver si sentì in difficoltà, soprattutto perché non fu in grado di trovare velocemente un testo che riportasse tale informazione (e negli anni Cinquanta Google non c’era ancora!). Fu così che ebbe l’idea. Pensò, infatti, che anche al bar, davanti a una pinta di Guinness, sarebbe stato simpatico sfogliare un libro che desse notizie a riguardo di primati bizzarri.
Sir Beaver chiamò dunque i gemelli Ross and Norris McWhirter, che fino ad allora avevano lavorato per un’agenzia di statistica, e propose loro di darsi alla ricerca di fatti curiosi. Ai due fratelli occorsero 13 settimane (durante le quali lavorarono circa 90 ore ciascuna) per dare alle stampe il primo volume riguardo ai record. Correva l’anno 1955 e ne furono distribuiti circa 50.000 esemplari. Il resto è storia perché ben presto il libro divenne un best-seller, tanto che ora la parola Guinness è indissolubilmente associata ai primati che ogni anni vengono stabiliti nel mondo.
E la birra? Quella è evidentemente tutta un’altra faccenda! Presto ve ne darò notizie.
Grazie a Donatello per la foto (si vede che è troppo bella per essere mia!). Quanto a Robert e a Mike dovrei scrivere un romanzo per descrivere le nostre peripezie. Mi auguro di incontrarli ancora perché hanno saputo farmi amare l’Irlanda (e la birra).
Ecco il link al sito ufficiale del Guinness Book of Records: www.guinnessworldrecords.com
e a quello del birrificio Guinness: www.guinness-storehouse.com