Il castello di Neuschwanstein, in Baviera, è il castello delle fiabe per eccellenza. Tanto che persino Walt Disney lo ha preso a modello per i suoi lungometraggi. A tanta fama corrisponde parecchia folla. Perciò oggi vi spiego come passare una giornata senza stress da turismo di massa.
Qualche giorno fa io e Francesca, davanti a un ramen fumante, stavano pensando alle mete dei nostri futuri viaggi. L’elenco è lunghissimo, ma in quell’occasione ci siamo concesse qualche minuto per discutere di un luogo che lei amerebbe tanto visitare e che io ho visto tante volte: il castello di Neuschwanstein! Non ho nulla da obiettare a riguardo di questa destinazione, anzi… credo che il mio amore per la Germania sia piuttosto evidente. Chiacchierando, le ho svelato qualche piccolo segreto da tenere bene a mente per godere di una bella giornata, visto che il castello vanta poco meno di un milione e mezzo di visitatori l’anno. Di qui l’idea di questo articolo: la storia del sogno di re Ludwig II potete trovarla ovunque; qui, invece, troverete qualche consiglio pratico. Pronti? Cominciamo!
Il più fiabesco di tutti i castelli…
Partiamo da una premessa: se il castello di Neuschwanstein riesce ad accogliere fino a 6.000 turisti al giorno è perché l’organizzazione è studiata nei dettagli e rodata da anni di esperienza. Quindi, non provate ad essere quel granello di sabbia che inceppa il meccanismo perché non ce la farete. Gli ingranaggi sono ben oliati. E tanto la “burocrazia” quanto il percorso sono gli stessi per tutti. Nessuno è speciale o VIP: non ci sono deroghe per i ritardatari, non ci sono taxi per arrivare all’ingresso, non c’è modo per attardarsi nelle sale. Quindi, ancora prima di mettervi in viaggio, partite con questa disposizione d’animo. Vi assicuro che ne trarrete giovamento.
Siamo d’accordo? Bene, allora possiamo cominciare davvero.
Prima di partire
Se state progettando il vostro viaggio da sogno in Baviera, il consiglio spassionato è quello di acquistare on-line il vostro biglietto. Non è obbligatorio, ma fortemente raccomandato. Soprattutto se viaggerete in periodi considerati di alta stagione (cioè praticamente sempre da aprile a settembre). Il sito dedicato è in tedesco e in inglese ed è abbastanza intuitivo. Offre biglietti singoli nonché tutta una serie di combinazioni per visitare il castello di Neuschwanstein e altre residenze fiabesche. Da notare che, una volta acquistati, i ticket non sono né rimborsabili né modificabili. Quindi, se per il giorno prescelto le previsioni danno pioggia, non c’è che da ricordare un detto danese secondo cui “non esiste brutto tempo, ma solo abito non adatto”. Oppure rinunciare alla visita e perdere quanto pagato.
Se viaggiate con bambini, ricordate che tutti, anche i neonati, devono avere un biglietto (fino a 17 anni il prezzo è di 2,50 Euro). E, se avete diritto a riduzioni, il sito on-line offre un’ampia gamma di possibilità fra cui scegliere (mi raccomando, non dimenticate di portare con voi la documentazione attestante invalidità o categoria professionale).
Scelti numero dei partecipanti e data, vi verrà chiesto di scegliere l’orario di ingresso, strettamente connesso alla lingua della visita guidata. Le possibilità sono solo tre: tedesco, inglese e audioguida. Selezionando uno slot con audioguida, al momento dell’ingresso riceverete una “radiolina” settata nella lingua che chiederete, italiano compreso. Attenzione a non scegliere una prenotazione con orario prossimo all’alba (a meno che non siate molto mattinieri e che non soggiorniate nelle vicinanze del castello). Continuate a leggere e saprete il perché.
Come arrivare al castello
Per arrivare al castello ci sono alcune opzioni. Se all’auto (o comunque mezzo privato) preferite i mezzi pubblici, tenete conto che la stazione di riferimento è quella di Füssen. Da lì, le linee di autobus 73 e 78 vi possono condurre in pochi minuti, circa 8, alla meta. Contrariamente a quanto precisato nel sito ufficiale del castello, la fermata a cui bisogna scendere si chiama “Neuschwanstein Castle, Schwangau” e così (in inglese) la trovate anche nell’orario on-line della compagnia di trasporto. La frequenza delle corse è di circa 20 minuti. Se state soggiornando a Monaco, una soluzione interessante è offerta da Flixbus: ci sono infatti pullman che partono dalla stazione centrale degli autobus (per gli amici, ZOB) e che arrivano direttamente ai piedi del castello.
Se, invece, siete irriducibili dell’auto privata, ci sono diversi parcheggi a pagamento a disposizione. Parcheggiare dove non è consentito è il metodo più efficace per rovinarvi la giornata: ad essere fortunati, troverete una multa ad aspettarvi. Considerate anche la grande affluenza: più che cercare di arrivare al parcheggio più prossimo al castello, mi fermerei là dove gli spazi cominciano ad essere abbastanza pieni. Questo perché non ho ancora spiegato un dettaglio importante: Neuschwanstein si trova in una valle chiusa; non trovare posto per l’auto significa ovviamente fare inversione di marcia e tornare indietro. Mettete in conto pedoni, carrozze trainate da cavalli, altre auto, autobus di linea e da turismo… potrebbe volerci un po’ di tempo e, con buona probabilità, trovereste una soluzione più scomoda di quella che, poco prima, avevate snobbato.
Pensavate di essere arrivati? Non proprio…
Finalmente avete parcheggiato! Ecco, non crediate di essere arrivati! Seguendo le indicazioni, infatti, arriverete alla valle, là dove ci sono ristoranti, hotel, negozi di souvenir e la biglietteria. Da lì vedrete benissimo dov’è il castello! Ma… come raggiungerlo? Tre le opzioni: a piedi, in carrozza, con l’autobus.
… a piedi
Se avete tempo per una passeggiata e le salite non vi spaventano, considerate che la salita a piedi, lunga 1,5 km, comporta circa 30/40 minuti di impegno. La strada è asfaltata, larga, ombreggiata e piacevole. Non ci sono pendenze eccessive, basta solo non voler correre troppo all’inizio. Il mio consiglio è quello di prendere la via principale (indicata da diversi cartelli) che inizia all’altezza dell’Hotel Lisl. Altri segnavia mostrano i sentieri più ripidi che “tagliano” per il bosco: personalmente non li trovo troppo agevoli né così vantaggiosi.
… in carrozza
La seconda possibilità è la carrozza trainata da cavalli. Non commento l’aspetto etico di questa soluzione; esiste da sempre e sono molti i turisti che ne sono affascinati. Se questo può rincuorare qualcuno, sappiate che le carrozze sono “ibride”, nel senso che da qualche anno hanno un motore elettrico che aiuta i cavalli durante la salita. Sono ammesse massimo 7 persone per vettura e il costo per andare dalla valle al castello è di 8,00 Euro (4,00 Euro per la discesa). La stazione si trova all’altezza dell’hotel Müller, non c’è orario prestabilito (nel senso che le carrozze partono a seconda delle richieste) e non si può prenotare. Aspettatevi un po’ di coda e, soprattutto, pensate a un dettaglio non secondario: carrozze e cavalli non possono raggiungere il castello. Dallo spiazzo di arrivo all’ingresso, bisogna considerare 10/15 minuti a piedi (in salita). A cui bisogna aggiungere i circa 20 minuti del tragitto in carrozza.
… con l’autobus
Meglio l’autobus allora? Forse sì. Si prende nei pressi del Parcheggio 4 e aspettatevi di fare un po’ di coda. Il trasferimento fino al castello costa 3,00 Euro, la discesa 2,00 Euro e il biglietto andata e ritorno solo 3,50 Euro. Il percorso in bus dura una decina di minuti. Consiglio: io comprerei solo il ticket di andata. Non solo per fare della sana attività fisica, ma perché, c’è un altro dettaglio importante da sapere: lo shuttle non arriva al castello, ma circa 10/15 minuti a piedi più a monte. Il che vuol dire che, dopo la visita, dovreste rifare lo stesso tratto in salita. Detto altrimenti: nel tempo che impiegate a salire e ad aspettare il bus, sarete già tornati a valle a piedi.
Attenzione però: l’autobus funziona se le condizioni meteo lo consentono. Ad esempio, se in inverno la strada è ghiacciata il servizio viene sospeso. Controllate dunque sul sito del castello di Neuschwanstein, sempre aggiornato a riguardo, per sapere se potrete approfittare dell’opzione bus-navetta.
Ancora un suggerimento: se avete tempo, se il meteo lo consente (e se non soffrite di vertigini!), prima di incamminarvi verso il castello prendete la direzione Marienbrücke. In pochi minuti sarete sul ponte sospeso dal quale potrete fare foto meravigliose al castello di Neuschwanstein!
Il castello di Neuschwanstein è aperto anche in inverno. E ha grandissimo fascino.
Pronti per la visita?
Giunti nei pressi del castello, fatte le foto di rito, all’approssimarsi dell’ora di ingresso cominciate ad entrare nel cortile. Già all’esterno troverete degli schermi in cui potrete leggere il numero stampato sul vostro biglietto e il relativo orario di ingresso. Quando sarà il vostro turno, sarà lo schermo ad informarvi. A quel punto, nel cortile, dirigetevi verso il tornello che indica il numero, scansionate il codice a barre ed avviatevi alla porta. Avete pochi minuti per entrare; scaduto il vostro slot, sarà impossibile essere ammessi. Una volta entrati, verrete dotati di audioguide, vi verrà spiegato come utilizzarle e, quando tutti i visitatori saranno pronti, potrete iniziare la visita.
In realtà, non sarete soli con le vostre radioline perché un addetto rimane sempre con il gruppo. Apre le porte davanti a voi, chiude quelle dietro di voi, vi invita a procedere se vi attardate, controlla che non tocchiate nulla. E, soprattutto, controlla che non si facciano foto. Perché al castello di Neuschwanstein non si possono fare foto degli interni. Io lo so che in quest’epoca di selfie questa regola sembri un tantino anacronistica, ma prendetela così: sarà un’occasione per gustare quel che si visita, senza la smania della possa perfetta. A me sembra un regalo più che una limitazione… anche perché, alla fine del percorso, il negozio è più che fornito: libri, cartoline, souvenir vari… ce n’è davvero per tutti i gusti e tutte le tasche.
La visita dura circa 30 minuti, a cui aggiungere il tempo per lo shopping, quello per le toilettes e per la visita individuale alle cucine (sono alla fine del percorso, dopo aver riconsegnato le audioguide e dopo il book-store). Vi svelo anche che, per ovvie ragioni di “traffico”, il percorso è a senso unico e che l’ingresso non è l’uscita.
Il castello di Neuschwanstein visto dal Marienbrücke. Sullo sfondo, i laghi dell’Allgau.
Ancora qualche info
Da ultimo, vi segnalo alcuni dettagli (che tanto marginali non sono).
La parte visitabile del castello è su quattro piani. E gli ascensori non sono contemplati. Questo per dire che se avete bambini piccoli al seguito, o se avete difficoltà a camminare, Neuschwanstein è piuttosto impegnativo. Più o meno i gradini da salire sono 350 (per fortuna non tutti insieme). All’interno non sono ammessi né passeggini né porta-bebé (tipo zaino); c’è però una sala dove lasciarli.
A proposito di bagagli ingombranti (valigie, zaini et similia): non si possono condurre all’interno. Quindi, quando preparate l’escursione, valutate bene che cosa portarvi dietro. Se siete in auto, potete lasciare a bordo gli zaini voluminosi; se viaggiate sui mezzi pubblici, fate bene i vostri conti… A onor del vero, fuori dal castello c’è una zona con degli armadietti (si trova nel tratto fra l’arrivo delle carrozze e l’ingresso), ma nei giorni di grande affollamento non è detto che ne troviati di liberi.
Per i nostri amici a quattro zampe, purtroppo, non ho buone notizie: i cani (di qualsiasi taglia) non sono ammessi. Non insistete con gli addetti: è perfettamente inutile.
Poi, una questione che mi sta sempre molto a cuore: le toilettes! Potreste chiedere a Francesca della nostra avventura a Wiesbaden, ma lascio a lei l’onore del racconto. Qui mi limito a rassicurarvi: ci sono bagni pubblici fuori dal castello (l’ultima possibilità prima dell’ingresso è nel cortile) e alla fine del percorso. Quindi non temete: almeno da quel punto di vista siete salvi!
Infine, se siete fanatici del last-second e non avete acquistato il biglietto on-line, ho il piacere di informarvi che la biglietteria (a valle, non lontana dall’hotel Müller) apre tutte le mattine alle 8.00. Se arrivate presto, qualche biglietto ancora disponibile lo trovate. Tenete bene a mente che vengono venduti solamente gli ingressi per il giorno stesso e non per i giorni immediatamente successivi. Quindi, sacrificatevi, alzatevi all’alba e mettetevi in coda.
Fatemi sapere com’è andata
Lo so, mi sono dilungata un po’, ma di informazioni pratiche da sapere ce ne sono molte. Spero di esservi stata utile e, se vi va, nei commenti fatemi sapere com’è andata!
Intanto io ringrazio il collega Andrea per aver riletto questo articolo e avermi precisato importanti dettagli.
Tour leader e guida turistica per professione, sono viaggiatrice per passione. Dopo la laurea in Filosofia, sono partita alla scoperta del mondo. Dal 2017 vi narro curiosità e storie dai miei viaggi, vicini e lontani.
D'ora in poi, come in una sonata a quattro mani, Francesca, viaggiatrice provetta e curiosa, racconterà con me. Qualche volta partiremo insieme, altre separatamente. Ma sempre con lo stesso entusiasmo e la stessa passione per il mondo.
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