Arcen è un piccolo centro del Limburgo, una delle regioni che compongono i Paesi Bassi. E’ a pochi kilometri dal confine con la Germania, una zona piuttosto anonima che fatica a farsi largo nella proposta turistica neerlandese. Ed è un peccato perché per me Arcen è stata un’autentica scoperta.
Il villaggio è molto bello, allungato sulla Mosa. Un’infilata di bassi edifici di mattoni rossi, piccoli negozi e qualche caffetteria costituiscono un microcosmo lindo, tranquillo e rassicurante. Si respira la cura con cui gli abitanti si occupano del borgo e, soprattutto, si riesce a rallentare il ritmo: anche i viaggiatori più frettolosi devono procedere a passo lento per ammirare uno scorcio sul fiume, una vetrina allestita con gusto o il meraviglioso silenzio che riempie orecchie e allarga il cuore. Arcen non è un piccolo mondo antico: è moderna in quello che serve, ma è riuscita a mantenere uno spirito di altri tempi.
Già questo sarebbe sufficiente per consigliare una visita. Ma c’è di più. All’ingresso del borgo, infatti, si trova il castello, circondato da un giardino di rara bellezza. Bisogna saperlo perché l’edificio è di dimensioni piuttosto modeste ed è nascosto da una fitta vegetazione, sicché non si intuisce immediatamente che il luogo è degno di nota. A dirla tutta, sulle prime il mulino ad acqua che si trova giusto dall’altra parte della strada attira lo sguardo più del maniero. Ma ad Arcen bisogna avere pazienza e lasciarsi ammaliare poco a poco.
Basta entrare nel giardino per capire: è un mondo a parte, dove nulla è lasciato al caso e dove tutto segue canoni estetici ben precisi. I 32 ettari sono suddivisi in 15 giardini differenti. C’è dunque spazio per le conifere, il roseto, il giardino giapponese e quello formale all’italiana. Ci sono pure la serra per le piante esotiche e un laghetto dove alcuni fenicotteri rosa vivono indisturbati. Il filo conduttore è sicuramente l’acqua, visto che già all’ingresso, per varcare la possente torre-porta del XVII secolo, è necessario attraversare un ponte pedonale che mostra come il castello sia circondato da un fossato. Le fontane, gli stagni e i canali acuiscono il senso di pace che si prova passeggiando per i giardini.
Fatto di non secondaria importanza, il castello di Arcen rimane fuori dai grandi circuiti turistici e dunque si può godere appieno della bellezza del luogo, rilassarsi, scattare fotografie e ammirare le fioriture dai colori intensi. Rispetto alla ressa che, ahimè, caratterizza alcuni celebri parchi di Amsterdam e dintorni nell’epoca in cui i tulipani regalano il meglio di sé, qui si può dialogare con la natura e lasciarsi sorprendere dall’abilità dei giardinieri, che qui hanno creato un piccolo paradiso e che, ogni primavera, si divertono a creare nuove composizioni per le aiuole. Non è un giardino storico questo e lo si capisce facilmente. Ma, lungi dall’essere un difetto, questa caratteristica diventa una duplice chiave di lettura: se, da un lato, anche gli affaccendati uomini contemporanei possono prendersi una pausa, d’altro canto è interessante notare come vi sia ancora chi, con tenacia, vada alla ricerca del bello.
E, a proposito di pause, ci si può anche rilassare in una delle caffetterie presenti lungo il percorso. Ciò consente di apprezzare la frugalità e la praticità tipiche degli olandesi. C’è tutto quel che serve per una merenda o per un pranzo leggero, ma senza troppi fronzoli ed inutili pretese. Molto fornito è invece il negozio collocato vicino all’ingresso: chi si diletta di giardinaggio non può che apprezzare.
Prima di tornare alla realtà, anche gli interni del castello meritano una visita. Il maniero risale al Medioevo, ma quello che si vede è la versione che rimonta al XVII secolo, epoca in cui tutto quanto l’edificio fu rimaneggiato. L’elegante mobilio e le sobrie decorazioni consentono di immergersi nel passato ed immaginarsi quasi gli abitanti di un tempo, intenti a suonare il pianoforte o a ricevere graditi ospiti.
Un mondo a parte, insomma, sia nel paese di Arcen che nel suo castello. Una sosta da non perdere per chiunque si trovi a passare per il Limburgo.
Se volete curiosare nel sito ufficiale del castello (purtroppo solo in olandese e tedesco), questo è il link: https://www.kasteeltuinen.nl/