Budapest è uno scrigno di tesori. Alcuni, come la Sinagoga ortodossa, si celano ai visitatori distratti e regalano invece meraviglie a chi presta attenzione ai piccoli particolari.
Se dovessi consigliare un luogo da visitare a Budapest, probabilmente la mia scelta ricadrebbe sulla Sinagoga ortodossa, collocata al riparo da sguardi indiscreti lungo la Kazinczy utca. Mi riferisco cioè non alla Sinagoga grande sulla Dohány utca, ricordata da ogni guida che si rispetti e quindi di solito piuttosto affollata, ma a quella che si trova poco più a Nord, nel cuore del quartiere ebraico. E questo perché per me questo tempio rappresenta ad un tempo una delle più intense scoperte fatte durante un viaggio e anche una summa del carattere della capitale ungherese.
Per la Sinagoga ortodossa non ci si passa: bisogna andarci. La Kazinczy utca, infatti, è poco più che un vicolo e la facciata dell’edificio è talmente imponente da passare inosservata. Potrebbe sembrare un controsenso, ma non lo è: per notare una costruzione di grandi dimensioni serve uno spazio antistante di dimensioni notevoli. Altrimenti il rischio è quello di vedere semplicemente un muro alto. A complicare le cose, l’accesso principale è normalmente ch
iuso e bisogna dunque penetrare in uno stretto cortile, pagare il biglietto ed entrare dalla porta laterale. La mia fortuna si chiama Francesca, fedele compagna di avventure, che riesce sempre a scovare luoghi magici e a fare di tutto per accedervi.
In ogni caso la facciata merita di soffermarsi qualche istante. Lo stile Liberty, sobrio e quasi essenziale, è qui declinato con i mattoni a vista che dialogano con una bella pietra bianca. Le decorazioni, tutte giocate sulle sfumature del rosso, incorniciano le finestre e il sottogronda e i pochi ferri battuti sono di bella fattura. All’interno, poi, la sorpresa: la volta azzurra è ammaliante e inaspettata. Sembra quasi di poter toccare il cielo, anche perché la luce cade dall’alto, filtrata da eleganti finestre a forma floreale e riflessa dalle preziose decorazioni dorate dei lampadari. Il soffitto è incorniciato dal duplice ordine dei matronei, finemente decorati, che riprendono le nuance calde dell’esterno.
I colori e le forme stilizzate hanno pertanto un ruolo chiave e ricordano lo stile Art Nouveau di cui Budapest trabocca. Ed è proprio per questo che, dal mio punto di vista, la Sinagoga ortodossa ben rappresenta la città dove si trova: elegante, ma al tempo stesso discreta, ricca di gemme architettoniche che vanno però cercate, austera senza essere priva di carattere.
E per saperne di più: http://www.greatsynagogue.hu/