Si può ammirare Helsinki sorseggiando un aperitivo: basta salire all’ultimo piano dell’hotel Solo Sokos, che offre una vista impareggiabile in un ambiente rilassante e raffinato.
Uno dei vantaggi dell’essere guida è avere la possibilità di conoscere colleghi sparsi per il mondo. E, se i colleghi sono generosi, si possono scoprire luoghi ai quali, altrimenti, difficilmente si riuscirebbe ad immaginare.
Per esempio Mattia, torinese trapiantato ad Helsinki, mi ha regalato una imperdibile vista sulla sua città di adozione facendomi salire sulla terrazza del Solo Sokos Hotel, a due passi dalla Mannerheimintie, cioè la via dello shopping e dello struscio. L’ultimo piano dell’hotel ospita un bar piuttosto ricercato, perfetto per prendere un aperitivo e chiacchierare in tranquillità, circondati da ampie vetrate che danno su ogni lato della capitale finlandese. In realtà l’edificio non è altissimo, ma Helsinki è una città bassa, sebbene piuttosto estesa, dunque da lassù si riesce ad ammirare la zona del porto così come la candida cupola della cattedrale, senza trascurare gli ampi spazi verdi e la bellissima Stazione ferroviaria, a metà fra Liberty e Art Déco. In più, la luce è come una carezza che entra nella sala e dona una sensazione di agio e di sospensione.
Particolare non trascurabile, ma questo dovrebbe rimanere un segreto per pochi, non è necessario servirsi del bar per ammirare la vista. O almeno: quando ci sono tornata, con me sono stati molto tolleranti e nessuno è sembrato infastidito dal fatto che, per qualche minuto, ho girato per la sala per scattare qualche foto del panorama. Naturalmente, credo che si tratti anche di una questione di discrezione e buona educazione.
Un consiglio: uscendo dall’hotel, dall’architettura decisamente anonima, svoltate l’angolo e raggiungete l’ingresso secondario. Il vicolo ospita infatti alcune facciate piuttosto interessanti, che meritano di essere fotografate o almeno osservate per qualche istante. Personalmente, ho apprezzato molto il bow-window dell’edificio contiguo all’hotel, così come lo stile Art Déco del prospetto immediatamente di fronte: oggi è un accesso laterale di un grande centro commerciale, ma di certo un secolo fa quell’edificio in mattoni doveva ospitare al suo interno ben altra eleganza.