Costellazioni, libri e un po’ di Europa nella Grande Mela. Perché Albertine è una libreria davvero speciale.
New York sotto Natale, o meglio, la Grande Mela come regalo per i miei 40 anni. Vacanza perfetta sotto molti punti di vista: unico neo un pomeriggio di vero maltempo. Pioggia, vento, neve: la ‘maledizione’ dell’essere nata in dicembre. Nonostante il costoso ombrello comprato al Metropolitan Museum, siamo praticamente fradicie. Urge trovare un luogo riparato. Ci potremmo dedicare allo shopping natalizio ma c’è poco da fare, io e Daniela non siamo particolarmente portate per questo ‘sport’. In compenso, se troviamo una libreria…
Entriamo trafelate, infreddolite e zuppe al 972 della Fifth Avenue, all’interno della storica villa di Payne Whitney. L’ingresso dello stabile ci riporta all’istante in Europa. Bandiere francesi ovunque. Un gentile concierge ci indica (in perfetto francese, ça va sans dire) dove appoggiare gli ombrelli e ci informa che la presentazione del libro è appena cominciata. Non sappiamo di quale presentazione ci stia parlando ma vale la pena di scoprirlo. Dove siamo finite? Alla libreria Albertine, l’unica libreria francese di New York: parte integrante dei Servizi Culturali del Consolato di Francia, è uno spazio dedicato allo scambio culturale franco-americano.
Appena varcata la soglia, l’innamoramento è istantaneo: non so dove guardare, ci sono libri ovunque, novità e classici, un paradiso! Adocchio al volo almeno un paio di titoli da comprare. In una sala laterale, come ci è stato detto all’ingresso, c’è la presentazione di un testo dedicato a New York. In molti hanno sfidato il maltempo per partecipare. C’è anche un buffet con tanto di caffè e di cioccolata calda a cui ci viene dato libero accesso, se lo desideriamo. Io sono inesorabilmente attratta dal tavolo delle novità e mi metto a sfogliare un testo di Dumas che non conosco. Fino a quando non decido di alzare il naso dai libri… Sopra la mia testa c’è un meraviglioso cielo notturno: costellazioni, stelle e pianeti. Questo splendido soffitto è modellato su quello della sala della musica di Villa Stuck a Monaco di Baviera. Basterebbe questo spettacolo per consigliarvi questa visita.
Una gentile libraia mi chiede (sempre in perfetto francese) se ho bisogno di consigli e mi mostra un paio di libri che potrebbero interessarmi. È gentile e competente, come tutti i buoni librai dovrebbero essere. Chiaccheriamo un momento: ho la piacevole sensazione e di essere in un contesto familiare, nonostante sia la prima volta che entro all’Albertine. La magia dei libri, senza dubbio. Finalmente ci siamo asciugate e riscaldate un po’. Devo ammettere che rimarrei qui volentieri, magari sprofondata in una poltrona con un libro da sfogliare, ma rischio di dare fondo alla mia carta di credito… Meglio andare, ci vediamo alla prossima vacanza newyorkese. Au revoir!